Art. 8

Pianificazione territoriale e ambientale

1. La Città metropolitana esercita le funzioni di pianificazione territoriale generale del territorio metropolitano, secondo quanto stabilito dalla legge.

2. L’attività di pianificazione globale tiene conto, nel governo dell’uso del territorio e della trasformazione del suolo, delle caratteristiche demografiche, sociali, ambientali, paesaggistiche, storiche, culturali, idrogeologiche, architettoniche, delle stratificazioni storiche e urbane di tutti i comuni appartenenti alla Città metropolitana, nonché delle esigenze sociali ed economiche di ogni parte della comunità metropolitana. Tiene, altresì, conto della tutela del paesaggio, dei principi dello sviluppo sostenibile e della conservazione dell’ambiente, e persegue l’armonizzazione delle normative di edilizia locale.

3. Il Consiglio metropolitano, acquisito il parere della Conferenza metropolitana ai sensi dell’art. 21, comma 2, adotta il piano territoriale metropolitano, comprendente le strutture di comunicazione, le reti di servizi e delle infrastrutture di competenza della comunità metropolitana.

4. Con regolamento del Consiglio metropolitano sono stabilite le modalità di partecipazione dei Comuni dell’area metropolitana alla formazione dello schema di piano territoriale metropolitano da sottoporre al Consiglio metropolitano.

5. Il piano territoriale metropolitano ha anche valore ed effetti di piano territoriale di coordinamento ai sensi dell’art. 20, comma 2, del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (Tuel).

6. La pianificazione territoriale tiene conto degli obiettivi di crescita e coesione sociale al fine di assicurare adeguati livelli di sviluppo sull’intero territorio della Città metropolitana.

7. Il Consiglio, acquisito il parere della Conferenza metropolitana, ai sensi dell’art. 21, comma 2, e sentita la Regione, adotta, in conformità alla normativa nazionale ed europea vigente, nonché alla pianificazione regionale, il Piano rifiuti della Città metropolitana. Qualora la Regione non si esprima entro il termine di trenta giorni dalla ricezione dello schema di piano, il Consiglio metropolitano può comunque procedere alla sua approvazione. Il Consiglio deve motivare le ragioni di eventuali discostamenti dal parere della Regione.

8. Il Piano rifiuti ha come obiettivi principali:

a) la riduzione al minimo delle conseguenze negative della produzione e della gestione dei rifiuti per la salute umana e l’ambiente riconoscendo priorità alla riduzione, al riutilizzo, al riciclaggio e al recupero dei rifiuti;

b) l’incremento del livello di raccolta differenziata porta a porta, la diffusione del compostaggio e di tecnologie avanzate applicate alla raccolta, alla differenziazione e al trattamento dei rifiuti.

Art. 10

Sviluppo della rete della mobilità metropolitana

1. La Città metropolitana pianifica, sviluppa e implementa la rete della mobilità del territorio metropolitano, secondo le indicazioni del Piano della mobilità regionale, perseguendo la razionalizzazione e l’integrazione dei piani comunali, nel rispetto delle esigenze delle aree omogenee e dell’integrazione del territorio metropolitano.

2. Il Consiglio metropolitano, acquisito il parere della Conferenza metropolitana ai sensi dell’art. 21, comma 2, definisce un Piano della mobilità metropolitana ai fini del presente articolo.

3. La Città metropolitana persegue l’obiettivo della mobilità ecosostenibile, riducendo al minimo l’impatto ambientale delle scelte tecniche e dei modelli di mobilità individuati nel Piano.

Art. 18

Attribuzioni del Consiglio

2. Spettano al Consiglio le seguenti competenze fondamentali:…o) approvare a maggioranza assoluta dei componenti, acquisito il parere della Conferenza ai sensi dell’art. 21, comma 2, il Piano strategico, il Piano della mobilità metropolitana, il Piano rifiuti e il Piano territoriale generale;

Art. 21

La Conferenza

2. La Conferenza svolge funzioni consultive in relazione a materie di interesse della Città metropolitana, su richiesta del Sindaco o del Consiglio. Il Consiglio è obbligato a chiedere il parere della Conferenza sui seguenti atti: piano strategico metropolitano; piano territoriale metropolitano; piano della mobilità metropolitana; piano rifiuti; atti di indirizzo relativi all’attività della Città metropolitana, anche nell’ambito della sua funzione di promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale; atti di indirizzo e atti a contenuto generale relativi alla mobilità e alla viabilità di interesse della Città metropolitana; atti di indirizzo e atti a contenuto generale relativi alla strutturazione di sistemi coordinati di gestione dei servizi pubblici, compresi quelli relativi ai servizi pubblici di interesse generale di ambito metropolitano;