Disciplina statutaria

ART. 26 – Principi e criteri organizzativi

1. Gli uffici e servizi della Città metropolitana di Venezia sono organizzati secondo apposito regolamento, ispirato a principi di legalità, trasparenza, efficienza, efficacia, flessibilità, economicità e valorizzazione delle relazioni sindacali, riservando al Sindaco la definizione della macro organizzazione necessaria ad orientare l’azione strategica ed ai dirigenti la definizione di quella sottostante funzionale alla gestione, nel rispetto dei seguenti criteri generali:

a. la struttura amministrativa è configurata sulla base di apposito modello a matrice, che ne individua articolazione, principali funzioni e dotazione organica, con dimensionamento basato sulle competenze attribuite, nonché sulle risorse stanziate e sui piani, programmi, obiettivi e livelli di servizio deliberati;

la matrice organizzativa si articola in:

un Ufficio di Piano, dedicato a prevalenti attività di studio, consulenza, ricerca, direzione,
supporto, programmazione, pianificazione e controllo, articolato in unità di secondo livello in
base all’omogeneità delle competenze;

Aree funzionali, articolate, ove occorra, in unità di secondo livello contraddistinte da
competenze più omogenee, sia di staff che dedicate all’erogazione di servizi all’utenza (line);

l’attività dell’Ufficio di Piano è coordinata dal Direttore generale, con assunzione della responsabilità dei complessivi risultati. L’Ufficio di Piano può avere, in tutto od in parte, una propria dotazione organica, avvalersi, in tutto od in parte, di agenzie, società o altri enti controllati o convenzionati oppure del personale delle Aree, secondo le disposizioni del Direttore. Le unità di secondo livello all’interno dell’Ufficio di Piano sono affidate ai dirigenti, salvo quelle attribuite al
Direttore, in quanto direttamente riferibili alle sue prerogative;

al medesimo dirigente possono essere affidate sia più Aree che uno o più servizi dell’Ufficio di
Piano. La direzione di una Area comporta anche quella di tutti i servizi eventualmente previsti al
suo interno;

il coordinamento tra le Aree e tra queste e l’Ufficio di Piano è garantito dal Direttore generale, con
il supporto di apposito Comitato di coordinamento composto dai dirigenti. I dirigenti, invece, nel
rapporto con i propri collaboratori, esercitano le proprie funzioni in base al principio gerarchico;

i dipendenti esercitano la loro attività ispirandosi a valori di eticità, professionalità, orientamento al risultato piuttosto che al mero adempimento, e spirito di servizio nei confronti dei cittadini. Tali
valori influenzano la loro selezione e valutazione premiale.

ART. 27 – Incarichi amministrativi di vertice

1. Il Segretario generale svolge compiti di collaborazione ed assistenza giuridica a favore degli organi della Città metropolitana, ed inoltre:

è responsabile del controllo di legittimità e regolarità amministrativa dei provvedimenti, salvo che
il Sindaco metropolitano decida altrimenti;

è il responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, salvo che il Sindaco
metropolitano decida altrimenti;

può essere incaricato della direzione delle strutture di staff aventi precipui compiti di consulenza
ed assistenza amministrativa, di verifica e controllo;

svolge, inoltre, le funzioni che lo Statuto riconosce al Direttore generale, nel caso in cui questi non
venga nominato, salvo che il Sindaco non decida di affidarle ad altro dirigente;

svolge, infine, tutte le altre funzioni, compatibili con il suo ruolo, che il Sindaco metropolitano
ritenga di assegnargli;

per l’esercizio delle proprie funzioni, può avvalersi di personale in dotazione alle Aree di staff, secondo quanto stabilito dal regolamento.

2. Il Sindaco metropolitano, su proposta del Segretario, nomina, tra i dirigenti di ruolo dell’ente, senza ulteriori compensi oltre a quelli previsti dal     contratto collettivo nazionale di categoria nel tempo vigente, un Vice segretario vicario, onde supportare il titolare nelle sue funzioni e sostituirlo nei casi di assenza ed impedimento, ed un Vice segretario supplente, in caso di assenza sia del titolare che del vicario.

Il Direttore generale viene nominato dal Sindaco metropolitano sulla base di curriculum attestante il possesso di comprovata attitudine manageriale e di conoscenze ed esperienze utili al coordinamento delle attività di programmazione strategica e prescelto attraverso procedura di pubblica evidenza e comparativa, anche se non concorsuale, con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato, incompatibile con qualsiasi altro rapporto di lavoro, collaborazione o consulenza.

Il contratto del Direttore si conclude di diritto alla scadenza del mandato del Sindaco metropolitano che lo ha nominato e prevede che possa da questi essere risolto in qualsiasi momento, ove valuti negativamente le sue prestazioni.

Il Direttore svolge le seguenti funzioni:
a. progetta il sistema della prestazione; configura, sulla base degli indirizzi del Sindaco metropolitano, gli indicatori e gli obiettivi strategici della prestazione organizzativa dell’ente; nell’ambito delle sue competenze è responsabile del loro raggiungimento e, a tal fine, definisce gli indicatori e gli obiettivi operativi della prestazione individuale dei dirigenti ed assiste l’organismo indipendente di valutazione nella relativa validazione, monitoraggio e valutazione;
b. coordina la redazione, aggiornamento e realizzazione del Piano Strategico Triennale; verifica la coerenza del Piano territoriale generale e di tutta la pianificazione di settore con le linee programmatiche del Piano strategico; sovrintende alla regolazione e gestione dei servizi; assiste il Sindaco metropolitano nella configurazione del Documento Unico di Programmazione, dei bilanci, del Piano esecutivo di gestione e approva il Piano degli Obiettivi; è responsabile del controllo strategico, gestionale e di qualità dei servizi;
c. sovrintende alle funzioni dei dirigenti, ne indirizza e coordina l’azione, esercitando il potere sostitutivo in caso di mancata conclusione dei procedimenti. In caso di grave inerzia o inadempienza dei dirigenti, il Direttore esercita sia il potere di avocazione che quello di revoca in sede di autotutela, previa diffida a procedere e valutazione delle eventuali controdeduzioni;
d. è responsabile del complessivo benessere organizzativo all’interno dell’ente ed, allo scopo, svolge apposite indagini conoscitive ed emana direttive per orientare di conseguenza i dirigenti.

ART. 28 – Dirigenti ed altri responsabili

Ai dirigenti e agli altri responsabili spettano le funzioni riconosciute loro dalla legge e dai contratti di lavoro. La loro selezione e valutazione premiale è orientata all’esercizio delle rispettive prerogative con alta professionalità, stile manageriale e cura del benessere organizzativo all’interno delle strutture loro affidate.

Il Sindaco metropolitano conferisce gli incarichi dirigenziali, di alta specializzazione ed attributivi di responsabilità organizzative o provvedimentali attraverso procedura di pubblica evidenza e comparativa, anche se non concorsuale, salvo diverse disposizioni di legge. All’atto del conferimento devono essere esplicitati i riferimenti ed i criteri utilizzati per la rotazione nell’incarico affidato, o, in caso di conferma, le motivazioni per cui non è stata applicata.

Gli incarichi dei dirigenti di ruolo scadono alla cessazione del Sindaco metropolitano che li ha conferiti, tuttavia proseguono in regime di proroga per i successivi centoventi giorni, a meno che il Sindaco subentrante non decida altrimenti.

Il Sindaco metropolitano può disporre la copertura dei posti di responsabili dei servizi o degli uffici, di qualifiche dirigenziali o di alta specializzazione mediante contratto a tempo determinato, nei limiti e con le modalità stabilite dalla legge, dallo Statuto e dal regolamento.

Disciplina regolamentare

Il regolamento per l’ordinamento degli uffici e dei servizi adottato dalla Provincia di Venezia risulta tuttora in vigore e non è stato sottoposto a modifiche a seguito della costituzione della Città metropolitana.

Assetto organizzativo

L’assetto organizzativo dell’ente non è stato modificato a seguito del passaggio dalla Provincia alla Città metropolitana, perciò, permane in vigore l’assetto organizzativo della macrostruttura della della Provincia di Venezia.