L’Agenda Urbana della Città metropolitana di Milano
Agenda Urbana - I principali progetti nel comune capoluogo e a livello metropolitano
Il patto per Milano ha stanziato 98 mln euro per il servizio metropolitano. In particolare, sono previsti interventi di miglioramento e estensione dell’attuale sistema di trasposto metropolitano.
Le opere considerate strategiche sono:
- Linea metropolitana M1
- Prolungamento della Linea metropolitana M1 ai quartieri di Baggio, Olmi, Valsesia. Sono quartieri intensamente abitati, oggi collegati al sistema delle metropolitane solo attraverso autobus di linea da e per Bisceglie M1.
- Interventi per il superamento delle barriere architettoniche
- Linea metropolitana M2
- Manutenzione, recupero ed adeguamento tecnologico degli impianti della Linea metropolitana M2, con priorità assoluta alle opere di impermeabilizzazione necessarie ad isolare le infiltrazioni generate dall’innalzamento della falda. L’introduzione di moderni sistemi di segnalamento e sicurezza rappresenta un intervento strategico finalizzato ad un aumento della frequenza dei treni e conseguente potenziamento del carico, a fronte di un aumento del 40% di passeggeri registrato negli ultimi 15 anni.
- Linee metropolitane M3 e M4
- Realizzazione della connessione tra le linee metropolitane M4 e M3, con galleria pedonale di interscambio dalla stazione Sforza-Policlinico (M4)
- Accelerazione lavori di apertura della prima tratta funzionale della Linea M4
- Linea metropolitana M5
- Prolungamento della Linea Metropolitana M5, essenziale al collegamento della Città di Milano sia con l’area della prima cintura a nord (Cinisello Balsamo, Sesto San Giovanni, ecc.), sia con Monza (terza città della Lombardia) e la sua provincia, che costituiscono un’area a nord di Milano intensamente popolata, dove oggi è prevalente l’utilizzo dei mezzi di trasporto privati per recarsi in città, con importanti conseguenze in termini di congestionamento e inquinamento.
- Metrotranvia nord
- Realizzazione della linea tranviaria in sede protetta, tra Certosa e Cascina Gobba, che taglia orizzontalmente la Città a nord, collegando i quartieri e le metropolitane radiali e utilizzando nella parte centrale tratti già esistenti; per il tratto via Anassagora – Quartiere Adriano è in corso la progettazione definitiva. E’ prioritario il collegamento tra il Quartiere Adriano e Cascina Gobba M2.
Human Technopole, progetto scientifico da svilupparsi in una parte delle aree nelle quali fu organizzata l’Esposizione Universale EXPO Milano 2015 sarà un’infrastruttura di ricerca di livello mondiale, multidisciplinare e integrata, in tema di salute, genomica e data science. Esso rappresenta innanzitutto l’elemento centrale dello sviluppo dell’area EXPO e sarà gestito da un ente giuridico autonomo da costituire con la partecipazione del Governo, in coordinamento con l’Istituto Italiano di Tecnologia, con le università dell’area milanese e con le istituzioni e gli enti di riferimento ed agirà in questo senso in modo da realizzare le migliori sinergie con le reti nazionali e internazionali nei suoi ambiti di intervento. Human Technopole rappresenterà la punta di diamante più avanzata sulla frontiera scientifica e tecnologica di un sistema che nell’area milanese è già un’eccellenza nazionale ed europea. Tramite l’istituzione di Human Technopole il governo ha inteso investire nella ricerca nell’ambito delle Scienze della Vita come miglior modo di garantire una piena legacy dell’esperienza di EXPO Milano 2015, facendo di essa allo stesso tempo un motore fondamentale di sviluppo economico e sociale, e una leva per fare di Milano un punto di riferimento a livello internazionale, nel senso dell’apertura e dell’accoglienza delle migliori idee e delle migliori intelligenze.
Il Patto per Milano delinea chiaramente il futuro dell’area Expo.
“Al fine di favorire la riconversione di Area Expo in uno dei centri vitali della competitività del Paese, agevolare la localizzazione di università, agenzie internazionali, centri di ricerca, imprese multinazionali, nuove imprese innovative, Milano si sta impegnando in una incisiva politica di relazioni internazionali che ha già visto primarie aziende multinazionali scegliere l’area Expo di Milano per le proprie sedi in Italia.
Inoltre, al fine di valorizzare la Citta di Milano e la sua capacità di attrarre investimenti pubblici e privati nell’area, anche sulla scia del successo di Expo 2015, la Giunta Comunale ha ravvisato l’opportunità di creare una società pubblico/privata, sul modello londinese di London & Partners, che si proponga sulla scena nazionale e internazionale, anche con l’obiettivo di stabilire nuovi modelli di partecipazione di imprese private nella valorizzazione culturale, turistica e dei grandi eventi della città. Inoltre, sarà messa a sistema e valorizzata la grande offerta formativa di Milano, favorendo l’attrattività della stessa nei confronti degli studenti provenienti da diverse parti del mondo. Milano potrà così capitalizzare sul suo patrimonio cittadino e insieme sviluppare la propria vocazione di città internazionale. In questo ambito, la Città di Milano può valersi della particolare condizione generata dagli esiti del referendum inglese sull’uscita dall’Unione Europea (Brexit), proponendosi quale candidata ad ospitare la sede dell’agenzia europea European Medicines Agency (EMA). A tal fine, il Governo e la Città di Milano, in stretto raccordo con la Regione Lombardia e le altre istituzioni pubbliche e private interessate, si impegnano a predisporre il dossier per la candidatura e ad individuare le modalità più idonee per la sua presentazione in sede di Consiglio e Commissione Europea.”
Le sfide economiche, ambientali, climatiche, demografiche e sociali nel documento strategico relativo al PON Metro
- Obiettivo generale
- Qualità dell’abitare negli ambiti di edilizia residenziale pubblica
- Coesione sociale, riduzione delle marginalità estrema e reti di inclusione sociale
- Mobilità urbana sostenibile e qualità ambientale dei quartieri
- Innovazione sociale e tecnologica, rivitalizzazione economica delle periferie
- Servizi digitali per cittadini e imprese; processi di inclusione digitale
“Il presente documento si propone dunque un programma integrato di interventi che si pone obiettivi di rigenerazione urbana sostenibile e partecipata, volto alla rivitalizzazione sociale ed economica e alla riqualificazione ambientale della città di Milano concentrando tali interventi in alcuni quartieri cittadini di frangia caratterizzati in modo particolare da una presenza rilevante di Edilizia Residenziale Pubblica (quartieri popolari). Obiettivo trasversale è il consolidamento delle reti di relazioni tra diversi attori a vario titolo coinvolti nel processo. Il presupposto di fondo è che un programma di rigenerazione urbana vada oltre interventi di rinnovo e di ristrutturazione edilizia: è infatti un processo molto più complesso che, a partire da un ambito territoriale specifico, connotato e marchiato per il disagio sociale ad esso associato, procede dalla dimensione fisica e materiale (il recupero di alcuni edifici e spazi pubblici) alla dimensione sociale”.
Sintesi degli obiettivi specifici e delle azioni integrate
- Recupero e manutenzione dell’edilizia residenziale pubblica
- Efficientamento energetico negli edifici pubblici collocati nei quartieri di edilizia residenziale pubblica
- Riqualificazione dell’arredo urbano delle periferie e recupero di strutture pubbliche dismesse per progetti di valenza sociale e culturale
- Raggiungere un equilibrato mix sociale nei quartieri di edilizia residenziale pubblica
- Potenziamento e ricollocazione degli impianti di illuminazione
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Sostenere la domanda di abitazioni a basso costo (Agenzia Sociale per la locazione), sostenere i costi dell’abitare (microcredito) e contenere il fenomeno dell’emergenza sfratti (fondi per l’interruzione della morosità incolpevole e hub temporaneo di accoglienza per le persone destinatarie di sfratto).
Sintesi degli obiettivi specifici e delle azioni integrate:
- Sostegno ad una maggiore coesione sociale all’interno dei quartieri periferici
- Aumento della connessione fra quartieri
- adeguamenti infrastrutturali di alloggi e modelli innovativi sociali per soddisfare i bisogno dei disabili, anziani, immigrati, soggetti in uscita dai servizi sociali e donne vittime di violenza
- Ristrutturazione di appartamenti confiscati alla mafia, da destinare a persone in condizione di grave emarginazione
- Riqualificazione delle docce pubbliche
- Strumento di mico-credito per emergenze legate alla riduzione e perdita del reddito
- Valorizzazione del volontariato e “Crowdfunding”
Sintesi degli obiettivi specifici e delle azioni integrate
- Nuovi itinerari ciclopedonali, potenziamento del bikesharing verso le periferie e educazione scolastica alla ciclabilità
- Potenziamento del trasporto pubblico di area vasta e di area urbana
- Aree 30 nei quartieri periferici
- Promozione della mobilità elettrica e potenziamento delle infrastrutture di ricarica elettrica pubblica
- efficientamento della rete di illuminazione pubblica e degli edifici pubblici non residenziali
Sintesi degli obiettivi specifici e delle azioni integrate:
- Aumento delle attività neo imprenditoriali nell’intero contesto urbano ed incremento delle infrastrutture a supporto dei processi di sviluppo economico (in particolare nelle periferie)
- Sostegno (microcredito e Sportelli di innovazione sociale) alle start up in genere e alle start up di imprese sociali
- realizzazione di database degli stakeholder smart city e consolidamento del network dell’innovazione
Sintesi degli obiettivi specifici e delle azioni integrate:
- Completamento e sviluppo wi-fi nelle aree periferiche, nonché potenziamento delle isole digitali
- sperimentazione di tecnologie che consentano di utilizzare la linea di alimentazione dei punti luce come power line per altri servizi
- Realizzazione di una piattaforma tecnologica per consentire agli inquilini degli alloggi popolari comunali , trasparenza, consapevolezza, controllo sulla gestione delle utenze e monitoraggio dello stato degli interventi richiesti
- Alfabetizzazione e inclusione digitale rivolta a specifici segmenti di cittadini per favorire l’accesso ai servizi pubblici digitali
- Attivazione di piattaforme per il coinvolgimento on-line dei cittadini su specifici progetti