Statuto della Città metropolitana di Torino

STATUTO CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO:

Legge regionale 29 ottobre 2015, n. 23 - Riordino delle funzioni amministrative conferite alle Province in attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 56
REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELL’ASSEMBLEA DELLE ZONE OMOGENEE E DEL COLLEGIO DEI PORTAVOCE
Documento unico di Programmazione
Organi e competenze relative alla Pianificazione strategica

ORGANI 

COMPETENZE 

Sindaco metropolitano

Sottopone annualmente al Consiglio metropolitano le proposte di revisione e adeguamento del Piano strategico (art. 7 statuto)

 

Consiglio metropolitano

Forma, adotta e aggiorna annualmente il PSM (artt. 7, 20)

Conferenza metropolitana

Esprime il parere vincolante sull’adozione del PSM con i voti che rappresentino almeno la maggioranza assoluta dei presenti (artt. 7, 24)

Assemblea dei Sindaci delle Zone omogenee

Esprime il parere obbligatorio sull’adozione del piano strategico triennale (art. 27 statuto e art. 2 Reg. funz. ass. zon. omog)

 

Sintesi della normativa statutaria relativa al Piano strategico

Il secondo comma dell’art. 7 definisce il PSM come l’atto di indirizzo e di programmazione per lo sviluppo di carattere sociale, economico e ambientale del territorio metropolitano, nonché per l’esercizio delle funzioni dei Comuni e delle Unioni di Comuni, anche nell’esercizio di funzioni delegate o attribuite dalla Regione. 
In particolare, al terzo comma dell’art. 7, lo Statuto specifica che il PSM definisce gli obiettivi generali, settoriali e trasversali di sviluppo per l’area metropolitana, individua le priorità di intervento, le risorse necessarie al loro perseguimento, i tempi e il metodo di attuazione. Lo Statuto prevede un’esplicita vocazione del Psm: la  formulazione degli obiettivi e la loro implementazione devono avvenire, infatti, nel rispetto della sostenibilità ambientale.

Quanto alla partecipazione, se si eccettua il riconoscimento di un necessario e democratico coinvolgimento delle Zone omogenee (la cui assemblea dei Sindaci esprime parere obbligatorio sul Psm), lo Statuto non indica le categorie di soggetti che saranno chiamate alla formazione e revisione del Piano. Al contrario, al quinto comma dell’art. 7 è solo fatto rinvio alla forza omnicomprensiva dei principi di trasparenza e di partecipazione.

A differenza di quanto previsto dalla totalità degli Statuti delle altre Città metropolitane, quello in commento prevede, al terzo comma dell’art. 24, la vincolatività del parere della Conferenza metropolitana.

L’art. 7, comma 4, prevede che il Psm sia oggetto di periodico monitoraggio e verifica.