La Pianificazione strategica e l’agenda urbana della Città metropolitana di Roma Capitale
Statuto della Città metropolitana di Roma Capitale
STATUTO CITTÀ METROPOLITANA DI ROMA CAPITALE:
- Articoli dello Statuto relativi alla pianificazione strategica: Artt. 4, 7, 9, 18, 21
Documento unico di Programmazione
Organi e competenze relative alla Pianificazione strategica
ORGANI |
COMPETENZE |
Sindaco metropolitano |
Sottopone al Consiglio metropolitano e alla Conferenza metropolitana le proposte di revisione e adeguamento del piano strategico (art. 7) |
Consiglio metropolitano |
Adotta e aggiorna annualmente a maggioranza assoluta dei componenti il piano strategico metropolitano (artt. 7 e 18). |
Conferenza metropolitana |
Esprime parere obbligatorio in merito al Piano strategico metropolitano con i voti che rappresentino almeno un quarto dei Comuni compresi nella Città metropolitana e almeno il quaranta per cento della popolazione complessivamente residente (art. 21). |
Sintesi della normativa statutaria relativa al Piano strategico
All’art. 7, comma primo, il Psm viene definito come “atto di indirizzo per l’ente e per l’esercizio delle funzioni dei Comuni e delle Unioni di Comuni compresi nell’area, anche in relazione all’esercizio delle funzioni delegate o conferite dalla Regione Lazio”. In particolare, nel Psm sono definiti gli obiettivi generali, settoriali e trasversali di sviluppo, nel medio e lungo termine, per l’area metropolitana, individuando le priorità di intervento, le risorse necessarie al loro perseguimento e il metodo di attuazione, ispirato a principi di semplificazione amministrativa. Lo Statuto definisce una precisa vocazione del PSM, il quale persegue le più elevate condizioni di sviluppo economico e sociale, al fine di temperare gli squilibri esistenti fra le aree del territorio metropolitano, con particolare riferimento alle condizioni di fruizione dei servizi (art. 7, comma terzo).
Quanto all’elaborazione e all’adozione del Psm, lo Statuto dispone che le fasi procedimentali debbano essere ispirate ai principi di trasparenza e partecipazione (art. 7, settimo comma). Con maggiore analiticità, l’art. 4 prevede forme di collaborazione con istituzioni, istituti pubblici di assistenza e beneficenza, associazioni, fondazioni e altre forme di organizzazione dei cittadini singoli e associati aventi finalità sociali, culturali, economiche e di volontariato presenti nell’area metropolitana. Il parere espresso dalla Conferenza metropolitana, benché non vincolante, impone al Consiglio metropolitano di esplicitare in motivazione le ragioni degli eventuali discostamenti (art. 21).
All’art. 4 si dispone che le funzioni della Città metropolitana sono svolte in coerenza con le previsioni del Piano strategico. Più in particolare, il PSM coordina lo sviluppo della Città metropolitana rispetto a quello nazionale, europeo e internazionale. Ai sensi del quinto comma dell’art. 7, le azioni di attuazione del PSM poste in essere dalla Città metropolitana sono oggetto di monitoraggio e valutazione almeno annuale. Differentemente da altri Statuti, nulla è disposto in merito all’attività di implementazione posta in esse dai Comuni o dalle Unioni di Comuni.