Procedimento di elaborazione e di approvazione

Il procedimento di elaborazione dello Statuto della Città metropolitana di Milano ha avuto inizio con la prima seduta del Consiglio metropolitano dell’8 ottobre 2014, durante la quale è stata costituita una commissione consiliare statutaria. Il punto di partenza dei lavori della commissione statutaria è stato rappresentato da una bozza elaborata, su richiesta del Sindaco e del Presidente della Provincia di Milano, da un gruppo di accademici degli atenei milanesi coadiuvati dal Centro Studi Piano Intercomunale di Milano (PIM).

Il procedimento di redazione dello Statuto ha seguito un modello di tipo partecipativo, in base al quale sono stati presi in considerazione, e talvolta accolti, gli interventi provenienti dalla cittadinanza.

Nella seduta del 18 dicembre il Consiglio metropolitano ha approvato la proposta di Statuto da sottoporre alla Conferenza metropolitana.

La Conferenza metropolitana, nella seduta del 22 dicembre, ha approvato lo Statuto.

Decorsi 30 giorni dalla pubblicazione, il 22 gennaio 2015 lo Statuto della Città metropolitana di Milano è entrato in vigore.

Fonte: M. De Donno, Lo Statuto della Città metropolitana di Milano in Le Istituzioni del Federalismo, Numero Speciale 2014 pagg. 119-145.

Struttura e contenuto dello Statuto

Lo Statuto della Città metropolitana di Bologna è composto da 70 articoli, preceduti da un preambolo, ed è suddiviso in cinque Parti:

1 – Disposizioni generali – Articoli 1 – 32

Suddivisa a sua volta in cinque Titoli:

  • Principi generali – Articoli 1 – 6
  • Istituti di partecipazione – Articoli 7 -17
  • Organi della Città metropolitana – Articoli 18 – 28
  • Zone omogenee – Articolo 29
  • Rapporti della Città metropolitana con gli altri enti territoriali – Articoli 30 – 32

2 – Funzioni – Articoli 33 – 46

3 – Organizzazione – Articoli 47 – 57

4 – Revisione dello Statuto – Articolo 58 

5 – Disposizioni transitorie e finali – Articoli 59 – 70

Modifiche successive all'entrata in vigore

Lo Statuto non è stato oggetto di modifiche successive all’entrata in vigore.