Art.1

La città metropolitana di Cagliari

12. Le forme di partecipazione e consultazione sono disciplinate da specifico regolamento. Particolari forme di confronto collaborativo sono adottate, nei modi previsti da apposito regolamento, nell’ambito dei processi di pianificazione strategica e territoriale e della programmazione europea.

Art. 3

Pianificazione strategica

5. Il Piano strategico costituisce il quadro generale di riferimento per tutte le forme di pianificazione e programmazione della Città metropolitana.

6. Nel piano strategico si definiscono gli indirizzi di programmazione, gli obiettivi generali, settoriali e trasversali di sviluppo nel medio e lungo periodo per l’area metropolitana, individuando le priorità di intervento, le risorse necessarie al loro perseguimento, i tempi e il metodo di attuazione, modalità e strumenti di monitoraggio.

Art. 4

Pianificazione Territoriale e governo del territorio

1. La città metropolitana esercita le funzioni di pianificazione e governo del territorio metropolitano, attraverso il Piano Territoriale di Coordinamento Metropolitano, secondo quanto stabilito dalla normativa vigente.

2. Il Piano Territoriale di Coordinamento Metropolitano, redatto in coerenza con gli indirizzi e obiettivi del Piano Strategico Metropolitano, nel rispetto dei principi di sussidiarietà, adeguatezza e differenziazione:

  • costituisce lo strumento di riferimento per la conoscenza ed interpretazione del territorio, a partire dalla pianificazione urbanistica vigente;
  • definisce le scelte per il governo del territorio nel medio e lungo termine;
  • orienta, indirizza e coordina i processi di conservazione, riqualificazione trasformazione e valorizzazione dei sistemi insediativi, infrastrutturali e industriali, agricoli e produttivi, ambientali, paesaggistici e dei servizi, anche attraverso la identificazione di ambiti paesaggistici e di copianificazione intercomunale;
  • gestisce in forma integrata le politiche del territorio e il loro coordinamento a livello sovracomunale, anche attraverso l’individuazione di zone omogenee per la gestione dei servizi;
  • stabilisce, inoltre, indirizzi e obiettivi per l’attività di pianificazione e per l’esercizio delle funzioni dei Comuni compresi nel territorio metropolitano.

3. Il Piano Territoriale di Coordinamento Metropolitano costituisce il quadro di riferimento per la pianificazione urbanistica e di settore di competenza dei comuni, secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

4. La Città metropolitana persegue la migliore integrazione delle politiche e azioni dei comuni in materia di governo del territorio, tendendo alla massima armonizzazione dei regolamenti e delle procedure autorizzative per l’intera area metropolitana, anche attraverso il coordinamento e la cooperazione tra uffici competenti.

5. Negli ambiti specifici di competenza, in conformità alla normativa vigente, il Piano Territoriale di Coordinamento Metropolitano ricomprende in un quadro unitario i contenuti e le funzioni della pianificazione di settore.

6. Il Piano è approvato dal Consiglio metropolitano, unitamente ai documenti di valutazione, acquisito il parere obbligatorio della Conferenza metropolitana.

Art. 5

Trasparenza e partecipazione

1. I procedimenti di elaborazione e revisione del Piano strategico metropolitano e del Piano Territoriale di Coordinamento Metropolitano, si ispirano al principio di trasparenza e al metodo della partecipazione, prevedendo processi di sussidiarietà e co-pianificazione con i Comuni e gli altri Enti interessati e modalità di coinvolgimento delle forze economiche e sociali.

2. Un regolamento stabilisce le modalità di partecipazione dei portatori di interesse.

Art.13

Attribuzioni del Consiglio metropolitano

3. Il Consiglio adotta atti generali di indirizzo politico di programmazione, con particolare riferimento:

  • al piano strategico metropolitano nonché al Piano Territoriale di Coordinamento Metropolitano , sentita la Conferenza metropolitana;
  • alle funzioni di promozione e coordinamento dello sviluppo economico, sociale e culturale;
  • alla strutturazione di sistemi coordinati di gestione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito metropolitano;
  • alla mobilità e viabilità di interesse della Città metropolitana;
  • alla raccolta, elaborazione dei dati, informatizzazione e digitalizzazione in ambito metropolitano;
  • alla tutela e valorizzazione dell’ambiente.