Sindaco metropolitano

In base allo Statuto (art. 15), “il/la Sindaco/a metropolitano/a è l’organo responsabile dell’amministrazione della Città Metropolitana, ha la rappresentanza legale dell’ente e rappresenta tutti i cittadini che fanno parte della comunità metropolitana.

Il/la Sindaco/a metropolitano/a:

a)  rappresenta la Città Metropolitana;

b)  convoca e presiede il Consiglio metropolitano e la Conferenza metropolitana;

c)  sovrintende al funzionamento dei servizi e degli uffici e all’esecuzione degli atti;

d)  adotta il regolamento sugli uffici e i servizi, sulla base dei criteri generali del Consiglio, e
ne nomina i responsabili; attribuisce e definisce gli incarichi dirigenziali e quelli di
collaborazione;

e)  propone al Consiglio gli schemi di bilancio e delle relative variazioni;

f)  sulla base degli indirizzi stabiliti dal Consiglio, nomina, designa e revoca i rappresentanti
della Città Metropolitana negli enti, aziende, società ed organismi comunque denominati;

g)  adotta tutti gli atti non rientranti nella gestione amministrativa, finanziaria e tecnica spettante ai dirigenti, al/la Segretario/a o al Direttore generale/Direttrice generale, che non
siano riservati dalla legge o dallo statuto al Consiglio o alla Conferenza metropolitana;

h)  può dichiarare gli atti immediatamente eseguibili.

Il/la Sindaco/a metropolitano/a può in ogni caso sottoporre al parere del Consiglio metropolitano, alla Conferenza metropolitana e/o all’Assemblea dei Sindaci delle zone omogenee, atti che rientrano nella propria competenza.

Consiglio metropolitano

In base allo Statuto (art. 20), il Consiglio metropolitano è l’organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo della Città Metropolitana.

Il Consiglio metropolitano ha competenza sui seguenti atti fondamentali:

a)  proposta alla Conferenza metropolitana dello Statuto e delle sue modifiche;

b)  costituzione di zone omogenee, per specifiche funzioni e tenendo conto delle specificità territoriali, secondo quanto previsto dall’art. 27 del presente Statuto e dall’art. 1 comma 11 lett. c della L. 56/2014;

c)  adozione di un piano strategico triennale del territorio metropolitano da sottoporre al parere vincolante della Conferenza metropolitana, acquisito il parere obbligatorio dell’Assemblea dei Sindaci delle zone omogenee;

d)  aggiornamento annuale del piano strategico triennale del territorio metropolitano, acquisito il parere obbligatorio dell’Assemblea dei sindaci delle zone omogenee e della Conferenza metropolitana;

e)  indirizzi, piani, programmi per la tutela e la valorizzazione dell’ambiente;

f)  indirizzi, piani e programmi per la promozione e il coordinamento dello sviluppo economico sociale, anche assicurando sostegno e supporto alle attività economiche, ambientali e di ricerca innovative e coerenti con la vocazione della Città Metropolitana come delineata nel piano strategico del territorio di cui alla lettera c);

g)  piani territoriali, ivi compresi quelli di coordinamento territoriale e quelli relativi alle strutture di comunicazione, alle reti di servizi e delle infrastrutture appartenenti alla competenza della comunità metropolitana, incluse quelle relative alla mobilità e alla viabilità;

h)  piani per sistemi coordinati di gestione dei servizi pubblici;

i)  programmazione della rete scolastica, nel rispetto della programmazione regionale, definendo una linea di priorità per la salvaguardia della sicurezza delle scuole;

j)  indirizzi, piani e programmi per la promozione e il coordinamento dei sistemi di
informatizzazione e di digitalizzazione in ambito metropolitano;

k)  adozione e modifiche degli statuti delle aziende speciali e degli enti partecipati;

l)  indirizzi relativi alle aziende pubbliche e agli enti dipendenti, sovvenzionati o sottoposti a
vigilanza;

m)  indirizzi sulla nomina, designazione e revoca dei rappresentanti della Città Metropolitana negli enti, aziende, società ed organismi comunque denominati;

n)  criteri generali in materia di ordinamento degli uffici e dei servizi;

o)  approvazione delle convenzioni tra i comuni e la Città Metropolitana, partecipazione della Città stessa a eventuali forme associative e convenzioni anche con comuni esterni al suo territorio;

p)  adozione, su proposta del/la Sindaco/a metropolitano/a, degli schemi di bilancio preventivo annuale e pluriennale e delle relative variazioni nonché del rendiconto della gestione. Gli schemi di bilancio preventivo annuale e pluriennale nonché il rendiconto della gestione devono essere sottoposti al parere della Conferenza metropolitana;

q)  approvazione della stipulazione di mutui, laddove non siano già espressamente previsti in atti a contenuto generale del Consiglio, aperture di credito ed erogazione di prestiti obbligazionari;

r)  deliberazioni sulle spese che impegnino i bilanci per esercizi successivi, escluse quelle relative alle locazioni di immobili e alla somministrazione e fornitura di beni e servizi a carattere continuativo, su acquisti, alienazioni e permute immobiliari, appalti e concessioni che non siano già previsti in atti a contenuto generale del Consiglio stesso o non ne costituiscano mera esecuzione;

s)  indirizzi e regolamenti relativi ai tributi di competenza della Città Metropolitana e alla disciplina generale delle tariffe relative all’utilizzazione di beni e servizi;

t)  istituzione di apposite Consulte tematiche per l’implementazione della funzione “democrazia partecipata” più volte richiamata;

u)  in generale: indirizzi, piani, programmi, regolamenti su tutte le funzioni che la legge attribuisce alle città metropolitane.

Conferenza metropolitana

L’art. 24 dello Statuto stabilisce che la Conferenza metropolitana è l’organo collegiale composto da tutti i sindaci dei comuni compresi nella Città Metropolitana, con poteri propositivi, consultivi, nonché deliberativi in relazione alla approvazione dello Statuto e delle modifiche statutarie, ai sensi dell’art. 1, commi 8 e 9, della legge n. 56/2014.

La Conferenza metropolitana svolge funzioni consultive in relazione ad ogni oggetto di interesse della Città Metropolitana, su richiesta del/la Sindaco/a o del Consiglio metropolitano. Qualora il Consiglio metropolitano non intenda conformarsi al parere della Conferenza metropolitana è tenuto a darne adeguata motivazione. In particolare la Conferenza metropolitana, esprime il parere vincolante sull’adozione del Piano Strategico e del Piano territoriale proposti dal Consiglio metropolitano, con i voti che rappresentino almeno la maggioranza assoluta dei presenti.

La Conferenza metropolitana delibera in materia di Statuto ed esprime il parere obbligatorio sugli schemi di bilancio con le modalità previste dall’art. 1, comma 8, della legge n. 56/2014. Ove il Consiglio non intenda conformarsi al parere espresso dalla Conferenza metropolitana, deve darne adeguata motivazione nel testo della deliberazione. Nel caso in cui il parere non venga espresso dalla Conferenza metropolitana entro 30 giorni dalla data di convocazione per il bilancio preventivo e di 10 giorni per il rendiconto della gestione, il Consiglio può procedere all’approvazione del bilancio preventivo e del rendiconto della gestione anche in assenza dello stesso. Fatti salvi questi casi, la Conferenza, quando esprime parere vincolante, assume le proprie deliberazioni a maggioranza dei voti, sempre che questi rappresentino almeno un terzo dei comuni e la maggioranza della popolazione complessivamente residente. In tutti gli altri casi la Conferenza vota a maggioranza dei presenti, che devono comunque essere pari alla metà più uno dei componenti.

La Conferenza approva il regolamento per disciplinare il proprio funzionamento. Il regolamento stabilisce, tra l’altro, le modalità per il raccordo delle zone omogenee di cui al successivo art. 27, nonché dei loro rappresentanti in seno alla Conferenza.