Attribuzioni degli organi di governo – Roma Capitale
Sindaco metropolitano
In base allo Statuto (art. 22), il Sindaco è l’organo responsabile dell’amministrazione della Città metropolitana e ha la rappresentanza legale di essa. Inoltre:
a) convoca e presiede il Consiglio e la Conferenza e ne fissa i rispettivi ordini del giorno;
b) adotta, sentiti i Consiglieri delegati, il regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi della Città metropolitana, sulla base dei criteri generali e degli indirizzi fissati dal Consiglio;
c) adotta, sentiti i Consiglieri delegati, le dotazioni organiche e i piani assunzionali;
d) nomina i responsabili degli uffici e dei servizi, attribuisce e definisce gli incarichi dirigenziali e quelli di collaborazione esterna secondo le modalità e i criteri stabiliti dagli articoli 90, 109 e 110 del Tuel, dal presente statuto e dal regolamento degli uffici e dei servizi;
e) sovrintende al funzionamento dei servizi e degli uffici e all’esecuzione degli atti;
f) propone al Consiglio gli schemi di bilancio e le relative variazioni, di concerto con il Coordinamento dei delegati;
g) sulla base degli indirizzi stabiliti dal Consiglio, e previo parere obbligatorio del Consiglio, nomina, designa e revoca i rappresentanti della Città metropolitana negli enti, aziende, società e organismi comunque denominati, ai sensi dell’art. 26;
h) decide di promuovere o di resistere in giudizio conferendo delega a tal fine; rappresenta in giudizio la Città metropolitana; presenta, annualmente, al Consiglio una relazione sullo stato del contenzioso;
i) adotta tutti gli atti non rientranti nella gestione amministrativa, finanziaria e tecnica spettante ai dirigenti, al segretario o al direttore generale, che non siano riservati dalla legge o dallo statuto al Consiglio o alla Conferenza.
Entro sessanta giorni dall’insediamento del Consiglio, il Sindaco presenta al Consiglio e alla Conferenza le linee programmatiche del suo mandato.
Infine, secondo quanto prescrive l’art. 19, al Sindaco metropolitano è riconosciuta la facoltà di esercitare in via d’urgenza le funzioni consiliari:
“Al fine di garantire il tempestivo adempimento degli obblighi di legge o di evitare che l’omessa adozione di atti fondamentali di competenza del Consiglio possa recare grave pregiudizio alla regolarità e al buon andamento dell’azione amministrativa dell’ente, il Sindaco può richiedere che le relative proposte di deliberazione siano sottoposte all’esame e al voto del Consiglio con procedura d’urgenza, entro il termine stabilito dal Sindaco medesimo e comunque non oltre 20 giorni dalla richiesta.
Qualora il Consiglio non provveda entro il predetto termine, il Sindaco può esercitare, con provvedimento d’urgenza, i poteri del Consiglio, fatta salva l’adozione degli statuti, dei regolamenti, dei tributi, degli atti di indirizzo, di pianificazione e di programmazione generale. I provvedimenti di urgenza del Sindaco devono essere trasmessi, entro tre giorni dalla loro adozione, al Consiglio, che li ratifica entro i successivi sessanta giorni. In caso di mancata ratifica, perdono efficacia. Il Consiglio è tenuto a valutare l’eventuale necessità di regolare, con propria deliberazione, i rapporti giuridici sorti sulla base dei provvedimenti di urgenza non ratificati.”
Consiglio metropolitano
In base allo Statuto (art. 18), il Consiglio metropolitano è organo con funzioni normative e deliberative, nonché di indirizzo, programmazione e controllo sull’attività politico‐amministrativa della Città metropolitana.
Spettano al Consiglio le seguenti competenze fondamentali:
a) proporre alla Conferenza lo statuto e le sue modifiche;
b) approvare, a maggioranza assoluta dei componenti, i regolamenti ‐ salvo il caso di cui all’art. 22, comma 4, lettera b) ‐ nonché i criteri generali e gli indirizzi sull’ordinamento degli uffici e dei servizi;
c) approvare i piani e i programmi, ivi compresi gli atti di pianificazione territoriale generale e delle reti strutturali e le loro variazioni;
d) adottare, su proposta del Sindaco, formulata sentito il Coordinamento dei delegati, gli schemi di bilancio da sottoporre al parere della Conferenza;
e) approvare in via definitiva i bilanci dell’ente, le relative variazioni e rendiconti di gestione, nonché ogni altro atto che la legge individui quale allegato ai predetti provvedimenti;
f) adottare gli atti di indirizzo relativi all’attività della Città metropolitana, anche nell’ambito della sua funzione di promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale, previo parere della Conferenza di cui all’art. 21, comma 2;
g) adottare, acquisito il parere della Conferenza ai sensi dell’art. 21, comma 2, gli atti di indirizzo e gli atti a contenuto generale relativi alla mobilità e alla viabilità di interesse della Città metropolitana;
h) adottare, acquisito il parere della Conferenza ai sensi dell’art. 21, comma 2, gli atti di indirizzo e gli atti a contenuto generale relativi alla strutturazione di sistemi coordinati di gestione dei servizi pubblici, compresi quelli relativi ai servizi pubblici di interesse generale di ambito metropolitano;
i) adottare i provvedimenti di carattere generale relativi ai tributi di competenza della Città metropolitana e la disciplina generale delle tariffe relative all’utilizzazione di beni e servizi, compresa la determinazione delle relative aliquote;
j) approvare la stipulazione di mutui, le aperture di credito e l’erogazione di prestiti obbligazionari;
k) deliberare sulle spese che impegnino i bilanci per esercizi successivi e su acquisti e alienazioni immobiliari, permute, appalti e concessioni che non siano previsti in atti a contenuto generale del Consiglio stesso o non ne costituiscano mera esecuzione. Sono esclusi i casi che rientrano nell’ordinaria amministrazione di funzioni e servizi di competenza del Sindaco o dei dirigenti;
l) approvare, acquisito il parere della Conferenza ai sensi dell’art. 21, comma 2, le convenzioni tra i comuni e la Città metropolitana, nonché la partecipazione della Città stessa a forme associative e convenzioni anche con comuni esterni al suo territorio;
m) adottare, acquisito il parere della Conferenza ai sensi dell’art. 21, comma 2, deliberazioni a carattere generale e atti di indirizzo relativi alle aziende partecipate e agli enti dipendenti, sovvenzionati o sottoposti a vigilanza della Città metropolitana, nonché approvare i relativi statuti e regolamenti;
n) adottare gli indirizzi per la nomina e la designazione da parte del Sindaco dei rappresentanti della Città metropolitana presso enti, aziende, istituzioni, società e organismi comunque denominati;
o) approvare a maggioranza assoluta dei componenti, acquisito il parere della Conferenza ai sensi dell’art. 21, comma 2, il Piano strategico, il Piano della mobilità metropolitana, il Piano rifiuti e il Piano territoriale generale;
p) esercitare le attività di programmazione e pianificazione in materia di anticorruzione;
q) approvare o adottare ogni altro atto ad esso sottoposto dal Sindaco.
Il Consiglio approva, su proposta del Sindaco:
Conferenza metropolitana
In base all’art. 15 dello Statuto, la Conferenza metropolitana ha poteri propositivi e consultivi, nonché deliberativi in relazione alla approvazione dello statuto e delle modifiche statutarie.
La Conferenza svolge funzioni consultive in relazione a materie di interesse della Città metropolitana, su richiesta del Sindaco o del Consiglio.
Il Consiglio è obbligato a chiedere il parere della Conferenza sui seguenti atti:
- piano strategico metropolitano;
- piano territoriale metropolitano;
- piano della mobilità metropolitana;
- piano rifiuti;
- atti di indirizzo relativi all’attività della Città metropolitana, anche nell’ambito della sua funzione di promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale;
- atti di indirizzo e atti a contenuto generale relativi alla mobilità e alla viabilità di interesse della Città metropolitana;
- atti di indirizzo e atti a contenuto generale relativi alla strutturazione di sistemi coordinati di gestione dei servizi pubblici, compresi quelli relativi ai servizi pubblici di interesse generale di ambito metropolitano;
- convenzioni tra i comuni e la Città metropolitana, nonché la partecipazione della Città stessa a forme associative e convenzioni anche con comuni esterni al suo territorio;
- deliberazioni a carattere generale e atti di indirizzo relativi alle aziende partecipate e agli enti dipendenti, sovvenzionati o sottoposti a vigilanza della Città metropolitana.
In tali casi la Conferenza è tenuta ad esprimersi entro trenta giorni dalla data di ricezione dell’atto, trascorsi i quali il Consiglio può comunque procedere all’approvazione. Il Consiglio deve motivare le ragioni di eventuali discostamenti dal parere della Conferenza.
La Conferenza metropolitana:
- ai sensi dell’art. 1, comma 9, della legge n. 56 del 2014, adotta o respinge lo statuto e le sue modifiche proposti dal Consiglio;
- ai sensi dell’art. 1, comma 8, della legge n. 56 del 2014, esprime il parere sugli schemi di bilancio;
- approva il regolamento per disciplinare il proprio funzionamento.
La Conferenza esprime parere motivato sulle linee programmatiche presentate dal Sindaco