Art. 4
Sussidiarietà orizzontale e verticale
- La Città metropolitana ispira la propria attività ai principi di sussidiarietà orizzontale e di collaborazione con istituzioni, istituti pubblici di assistenza e beneficenza, associazioni, fondazioni e altre forme di organizzazione dei cittadini singoli e associati aventi finalità sociali, culturali, economiche e di volontariato presenti nell’area metropolitana.
- Nell’esercizio delle proprie funzioni, la Città metropolitana si ispira al principio di sussidiarietà verticale ‐ valorizzando il ruolo delle istituzioni di prossimità nello svolgimento dei propri compiti di promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale e di strutturazione di sistemi coordinati di gestione dei servizi pubblici ‐ nonché ai principi di differenziazione e adeguatezza in relazione alla gestione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito metropolitano.
- L’esercizio delle funzioni avviene, in base alle competenze definite dal Titolo III e con le modalità previste dal presente Statuto, in coerenza con la pianificazione strategica, assicurando livelli omogenei delle prestazioni, anche in un quadro di differenziazione tra le diverse parti del territorio.
- La Città metropolitana istituisce organi di confronto periodico con le forme associative delle forze produttive, del terzo settore, dei consumatori e delle organizzazioni sindacali. Su ogni argomento concernente l’organizzazione amministrativa e le politiche del personale, la Città metropolitana assume il metodo della concertazione e del confronto con le organizzazioni sindacali interne e di categoria. Istituisce inoltre un tavolo di consultazione permanente con le organizzazioni sindacali allo scopo di accompagnare, con azioni condivise, il processo di trasformazione dell’Ente.
Art. 7
Pianificazione strategica
- Il Consiglio metropolitano adotta e aggiorna annualmente, acquisito il parere della Conferenza metropolitana ai sensi dell’art. 21, comma 2, il piano strategico metropolitano come atto di indirizzo per l’ente e per l’esercizio delle funzioni dei Comuni e delle Unioni di Comuni compresi nell’area, anche in relazione all’esercizio delle funzioni delegate o conferite dalla Regione Lazio. Nel piano strategico sono definiti gli obiettivi generali, settoriali e trasversali di sviluppo, nel medio e lungo termine, per l’area metropolitana, individuando le priorità di intervento, le risorse necessarie al loro perseguimento e il metodo di attuazione, ispirato a principi di semplificazione amministrativa.
- Il piano strategico assicura la correlazione tra lo sviluppo della Città metropolitana e lo sviluppo nazionale, europeo e internazionale.
- Il piano strategico persegue le più elevate condizioni di sviluppo economico e sociale del territorio metropolitano, finalizzate al superamento degli squilibri presenti nelle diverse aree del territorio metropolitano, con particolare riferimento alle condizioni di fruizione dei servizi. Il piano strategico rispetta e asseconda le vocazioni territoriali, valorizzando l’organizzazione del territorio metropolitano per aree omogenee e definendo interventi che rafforzino la loro coesione interna e l’integrazione tra le stesse e la città di Roma Capitale.
- L’attività di pianificazione strategica è ispirata al criterio di flessibilità nella gestione dei processi di trasformazione economico‐sociale e territoriale in corso, nonché al criterio di diversificazione, in relazione alla caratterizzazione demografica, economica, sociale, culturale, turistica, ambientale, dei territori appartenenti alla Città metropolitana.
- Le azioni poste in essere dalla Città metropolitana in attuazione del piano strategico sono oggetto di monitoraggio e valutazione, con verifica almeno annuale, in relazione al conseguimento degli obiettivi determinati nel piano strategico, anche al fine di garantire il rispetto delle scadenze a medio termine in esso definite.
- In relazione ai cambiamenti intervenuti e ai risultati conseguiti, il Sindaco metropolitano sottopone al Consiglio metropolitano e alla Conferenza metropolitana le proposte di revisione e adeguamento del piano strategico, che sono adottate dal Consiglio stesso, acquisito il parere della Conferenza metropolitana ai sensi dell’art. 21, comma 2.
- I procedimenti di adozione e revisione del piano strategico si ispirano al principio di trasparenza e al metodo della partecipazione.
Art. 9
Sviluppo economico e attività produttive e turistiche
- La Città metropolitana promuove e coordina lo sviluppo economico, anche assicurando sostegno e supporto alle attività economiche e di ricerca coerenti con la vocazione della Città metropolitana come delineata nel piano strategico.
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Art. 18
Attribuzioni del Consiglio
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- Spettano al Consiglio le seguenti competenze fondamentali: …o) approvare a maggioranza assoluta dei componenti, acquisito il parere della Conferenza ai sensi dell’art. 21, comma 2, il Piano strategico, il Piano della mobilità metropolitana, il Piano rifiuti e il Piano territoriale generale;
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Art. 21
La Conferenza
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- La Conferenza svolge funzioni consultive in relazione a materie di interesse della Città metropolitana, su richiesta del Sindaco o del Consiglio. Il Consiglio è obbligato a chiedere il parere della Conferenza sui seguenti atti: piano strategico metropolitano… Il Consiglio deve motivare le ragioni di eventuali discostamenti dal parere della Conferenza.
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- Fatte salve le previsioni di maggioranze diverse, la Conferenza assume le proprie deliberazioni con i voti che rappresentino almeno un quarto dei Comuni compresi nella Città metropolitana e almeno il quaranta per cento della popolazione complessivamente residente.
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